“PRAYER” – La comprensione emotiva nella preghiera musicale – Massimo Salotti
PRAYERS | Gurdjieff, Bloch, Messiaen
La comprensione emotiva nella preghiera musicale
Massimo Salotti, pianoforte
Domenica 25 luglio 2021 – a partire dalle ore 21:00
OXO Collection – The Gallery
Piazza Salvi – Via Di Borgo 28 – Barga (LU)
”L’uomo non conosce se stesso, quindi egli non è.”
Ancora prima che finisse, appoggiai la testa sul tavolo e piansi.
“Che cosa mi è successo?” dissi “Quando sono entrato in questa stanza ero felice.
E poi questa musica… ed ora, sono di nuovo felice.”
“Io suono musica obiettiva per far piangere”, disse Gurdjieff.
“Ci sono tanti tipi di musica di tal genere: alcuni fanno ridere, altri fanno amare o odiare.
Questo è l’inizio della musica, musica sacra, vecchia di due o tremila anni.”
Una volta, sentendolo suonare, pensai che quella musica esprimeva una preghiera: sembrava supplicare.
E poi pensai: è solo la mia fantasia, la mia emozione, e cercai di cancellare quello che sentivo.
Ma quando smise di suonare, invece di sorridere e dare dei colpetti con la mano sullo strumento, si sedette restando completamente fermo, gli occhi immobili, come se ci guardasse attraverso i suoi pensieri.
Infine disse: “E’ una preghiera”, e ci lasciò.
Anderson (L’inconoscibile Gurdjieff)
Nel culto Cristiano ci sono infinite preghiere, dove l’attenzione deve spostarsi assolutamente sul significato della parola.
Ma la ripetizione o l’intonazione meccanica ne annulla qualsiasi senso e significato della ricerca di sé, unico e necessario scopo dell’atto stesso della preghiera.
“Quando un uomo che ha già il suo vero “Io”, pronuncia le parole ‘Io sono’, avviene sempre in lui, nel suo ‘plesso solare’ qualcosa simile ad una vibrazione o ad un’emozione.”
Come le parole mormorate nel sonno, anche la parola lasciata sola, si dissolve nel nulla.
Desiderio e convinzione diventano invece quell’emozione necessaria che permea il mondo interiore dell’uomo e richiama il suo vero “io” all’”essere”.
La meditazione musicale, attraverso vibrazioni, improvvisazioni e melodie dei suoi autori più rappresentativi cercherà di escludere il pensiero soggettivo.
La musica sposterà l’attenzione sulla nostra respirazione, una delle poche attività che
non dipendono dalla nostra volontà, ma sicuramente una di quelle più importanti.
Ci concentreremo sul respiro (una pratica essenziale anche dello Yoga) e ci permetterà di
apprezzare il collegamento diretto che abbiamo con quello che ci circonda.
Massimo Salotti
“Qui non ci sono Russi o Inglesi, Ebrei o Cristiani, ma solo coloro i quali seguono uno scopo: riuscire ad essere”
G.Gurdjieff
Attraverso la ricerca di Keane con ‘’Spiritum’’, abbiamo avuto modo di approfondire numerosi elementi collegati agli insegnamenti tradizionali; abbiamo compreso il meccanismo dei nutrimenti esserici (alimentazione, respiro e impressioni) e alcune tecniche per alimentare le energie che possono favorire l’auto-evoluzione.
Abbiamo cercato, e in parte compreso, alcune parti della storia della vera tradizione nella preghiera Cristiana.
Il 25 luglio, a partire dalle ore 21:00, Massimo Salotti ci condurrà in dimensioni metafisiche e mistiche dove sarà il centro emotivo a ricevere messaggi; la musica nutrirà con le sue impressioni suggerendo il distacco dal pensare ordinario per poter gustare il sapore di pregare in modo non abituale.
Saremo felici di poter condividere con tutti coloro che sono interessati le tematiche sviluppate in occasione di questi eventi, quali: musica oggettiva, arte oggettiva, raggio di creazione, nutrimenti esserici, preghiera, tradizione e auto-evoluzione.
oxocurators
‘’Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato.’’
Per pregare – per entrare in contatto con un livello superiore – un umano deve riconoscersi e sentirsi un nulla nei confronti di ciò che sta sopra di lui. Egli deve vedersi e non semplicemente sentirsi un nulla, come quando si guardano le stelle e si sente quanto è piccola la terra: egli deve sentirsi piccolo nei confronti di una grandezza psicologica. Se un umano non sente di essere nulla, la preghiera è inutile, proprio come è inutile un fiammifero bagnato. L’individuo umano è emotivamente puro nella misura in cui egli sente la sua nullità, la sua ignoranza, la sua impotenza. E’ proprio questa l’idea di Cristo quando dice di fare le cose per sé e non per la propria vanità.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Maurice Nicoll – L’uomo Nuovo
OXOCOLLECTION – The Gallery
Via di Borgo, angolo via di Mezzo
55051 – Barga (Lu)