“RADICE” – Mostra fotografica di Florian D’Angelo
c/o il Ristorante Alfonso in Piazza Angelio – Barga (Lu)
Inaugurazione mostra venerdi 2 dicembre 2022, dalle ore 16:30 alle ore 18:30
Una radice scava, penetra, avvolge, si propaga, assicura sostegno e alimentazione alla pianta, vita ai nuovi getti. Radix in latino e radicis in senso figurato significano origine, inizio, principio, causa.
La locuzione “mettere radici” significa stabilirsi con solidità, mettere su casa. Le radici costituiscono la storia di ciascuno di noi; in senso più ampio citiamo le radici culturali di un popolo o di uno Stato.
La radice di una parola ne indica il “significato fondamentale”: una pianta senza radici muore. Ma non tutte le radici daranno alberi dai buoni frutti. Un uomo senza radici è un uomo senza identità.
Ma la devozione delle proprie “radici” può originare mostruosi regimi. “Fate come gli alberi: cambiate le foglie, ma conservate le radici.
Cambiate le vostre idee ma conservate i vostri principi ” (Victor Hugo)
Mi piace pensare che ognuno di noi, osservando queste fotografie, riconosca o immagini il suo viaggio, erratico, faticoso, una lenta costante e meravigliosa ricerca di sé e di vita.
Florian D’Angelo
Svizzero di nascita, cilentano di origine e versiliese di adozione, Florian D’Angelo si dedica alla fotografia sociale e d’arte da diversi anni. Si laurea con il massimo dei voti all’Accademia di
Belle Arti di Carrara nel 2004 discutendo la tesi “è soltanto una fotografia”.
Ha collaborato come fotografo al gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Firenze e dell’Istituto Storico della Resistenza Senese per la pubblicazione di “Poetiche e politiche del ricordo, memoria pubblica delle stragi nazifasciste
in Toscana”, a cura di Pietro Clemente e Fabio Dei (Carocci-Regione Toscana, 2005). Ha lavorato come stampatore di collotipia presso la storica Azienda Fotografica Fratelli Alinari e come assistente al fotografo artista Massimo Vitali.
Nel 2009 collabora come grafico e fotografo alla pubblicazione della monografia dello scultore Alberto Sparapani. Partecipa a varie mostre personali e collettive in Italia e in Svizzera.
Swiss born, Cilentan by origin and Versilian by adoption, Florian D’Angelo has been dedicated to social and art photography for several years. He collaborated as a photographer with the research group of the University of Florence
and the Historical Institute of the Sienese Resistance for the publication of “Poetics and politics of memory, public memory of the Nazi-fascist massacres in Tuscany”, edited by Pietro Clemente and Fabio Dei (Carocci-Tuscany Region, 2005).
He worked as a collotype printer at the historic Fratelli Alinari Photographic Company and as an assistant to the photographer artist Massimo Vitali. In 2008 he collaborated as a graphic designer and photographer in the publication
of the monograph by the sculptor Alberto Sparapani.
He participates in various solo and group exhibitions in Italy and Switzerland.